domenica 21 dicembre 2008

Bimbo chiamato Adolf Hitler: niente torta di compleanno per lui

Ormai la notizia ha girato. L'ho vista prima nel sito della Repubblica, in un passaggio tra le pagine dell'agenzia ANSA. Però volevo citarvi qui di seguito l'incipit dell'articolo sulla faccenda pubblicato nel sito NOMIX - Il portale di nomi, di cui sono un iscritto alla newsletter.
Il padre di Adolf Hitler Campbell è snervato dalla difficoltà che ha trovato nel far fabbricare una torta di compleanno personalizzata con il nome del suo bambino e chiede un po' di tolleranza.
Ho evidenziato le parti salienti. I genitori sono aderenti ad un gruppo sulla razza ariana e cose simili. Comunque le parti evidenziate sottolineano il raccapricciante controsenso, nel fatto che sono cose dette da gente del genere.
Controsenso chiaro a tutti, tranne probabilmente ai revisionisti nostrani...
Bhe... non solo in Italia c'è gente così, quindi.

Fonti:
L'articolo sul portale "NOMIX"

martedì 25 novembre 2008

La reincarnazione???

Questa mattina stavo lavorando, con la tv accesa vicino il computer. Rai uno.
Dal solito ciarlare di sottofondo la mia attenzione viene catturata...
Una donna ha il terrore dei volatili. Terrore dei filmati sui nazisti. Sembrerebbe poi, attraverso l’ipnosi regressiva - che l’ha guarita, fosse la reincarnazione di una bambina stata/morta in un campo di concentramento.
A questo punto si assiste ad un carosello di interviste e pareri. Altre testimonianze. Medico, filmato della seduta di ipnosi. Vengono citati esempi di straordinari eventi, che sembrano confermare l’esistenza di reincarnazioni di personaggi famosi, conditi da dettagli confermanti, come i segreti di stato per la reincarnazione di Marilyn Monroe, oppure il riconoscimento di strade ed abitazione da parte della reincarnazione di Anne Frank.
Esiste le reincarnazioni quindi, oppure potrebbero essere delle cose che abbiamo conosciuto e ci hanno colpito, ed il nostro inconscio ne ha costruito un film realistico e dettagliato , che poi viene fuori?
Cosa scopre questo tipo d’ipnosi? Una macchina del tempo che “riporta indietro ai fotogrammi registrati" dalla nostra/precedente vita, oppure una finestra – una piccola incisione che guarisce l’inconscio che preme e pressiona il conscio?

Fonti:
Dando un occhio ad Uno Mattina di oggi

venerdì 31 ottobre 2008

Inferno e Paradiso...

Per me l'Inferno è un luogo in cui ci si sente peggio e quindi si ha una struggente e depressiva nostalgia del passato - la vita, alla quale non si può tornare.
Il Paradiso, invece, è un luogo che ci rende soddisfatti e felici. Un luogo in cui stiamo meglio. E quindi non soffriamo di alcuna nostalgia o pentimento.
E' quindi per me la dannazione uno stato d'animo e psicologico doloroso, negativo.
Da ciò di può quindi dare spazio spazio e vita ad una varia serie di rappresentazioni di questi luoghi. Luoghi d'animo, ma luoghi reali nel raffigurarli.
Luoghi, che raccolgono e contestualizzano in due concetti le nostre paure e le nostre aspirazioni/desideri, cose che si traducono poi in stati d'animo che ci accompagnano, guidano ed influenzano nella nostra vita, produzione e relazioni.
E' stato quindi compito anche delle religioni rappresentare e "creare" in un immaginario istruttivo questi due stati d'animo. Fornendo al tempo stesso le proprie ricette per evitare inferi e guadagnare paradisi, alla fine di educare il popolo. Al fine di ordinare e gestire la società umana.

Fonti:
Un bicchiere di vino rosso...

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domenica 31 agosto 2008

Perugia - Benevento :: 1° giornata Lega Pro

Bene così! Si comincia con una vittoria, per questo nuovo-vecchio Grifo targato Covarelli e Pagliari. Parola d'ordine in questa stagione serie B, naturalmente, e Peruginità. Il Perugia che torna ai perugini.

Oggi arrivo allo stadio con il Minimetrò, con Monika, mentre mio padre arriva in auto. Fedele alle abitudini parcheggia l'auto sotto casa dei Menzenghi e si avvia a piedi al Curi.
Primo felice impatto, nella splendida e calda giornata di sole, è che i nuovi parcheggi di Pian di Massiano-Porta Nova sono pieni di auto, ed una folla si avvia verso lo stadio. Bello rivedere la gente che torna a seguire e tifare il Perugia.
Sotto la curva sono aperti solo 3 ingressi, e ci sono delle gran file. Arrivo al solito posto in Curva Nord, armato dei miei primi due Borghetti. il papà e Fabio sono già lì. I vicini degli altri anni sono intorno. Mancano Luca, Josi, Marco e Renato vacanzieri ad Ischia, ma in contatto radio e telefonico.

La partita comincia male: al primo minuto pastrocchio difensivo, un centrale ribatte di testa proprio sul loro attaccante Statella, che grazie ad un fortunoso rimpallo segna l'uno a zero per il Benevento.
Ma il Grifo c'è, un poco sotto per lo shock del gol, e qualche protesta del pubblico su Accursi, reduce della squadra di anno, che sembra un po' indeciso in difesa. Sicuramente pesano anche molte prestazioni deludenti della squadra l'anno scorso, però è stato protagonista di un paio di cappelle da brivido. Il difensore non mi è piaciuto molto, anche se il secondo tempo ha giocato meglio.
Giocatore che invece non mi è piaciuto per tutta la partita, e anche anno, è Mazzeo. Mi pare l'eterna promessa. Discontinuo nelle grandi prestazioni e quasi irritante nelle altre partite...

Il Perugia gioca. Mezavilla niente male. Sulla destra Cutolo è entusiasmante. Il pubblico tifa con gioia e convinzione.
Presenza anche dei tifosi del Benevento.
L'uno a uno è proprio di Mezavilla: calcio da fermo ed il brasiliano in tuffo insacca di testa. Monika felice per la rete del conterraneo. Siamo al 12° del primo tempo.
Il caldo è asfisiante, sembra una danza lo sventolio in gradinata dei giornali per far aria ai tifosi che si sciolgono. Ma sembrano anche dare il ritmo assieme ai cori della Nord, ai Grifoni in campo, che giocano alla grande.
Pagliari si agita in panchina.
Si va avanti e finisce il primo tempo, avanti a Borghetti che mi fanno una trincea di bicchierini vuoti intorno. Manca Caroline, ancora negli States in vaanza dai familiari.
Nell'intervallo i spalti si svuotano e si riempono le zone d'ombra: mio padre rifiata assieme a tanti altri sul pianerottolo delle scale interne della Curva.
Rientrano le squadre, ultimi in gruppo le maglie rosse dei Grifoni. Un rosso vivo che finalmente torna nella cromografia sul campo del Curi, dopo un andamento più su un triste amaranto delle devise negli ultimi anni.

Maglie rosse che ora attaccano verso di noi, e vengono giù come furie che sembran cento come spontaneamente intoniamo cantando l'Inno.
Mazzeo ancora non mi piace, mi sembra quasi spegnere alcune azioni d'attacco e d'entusiasmo. In un'occasione nemmeno velocizza la ripresa del gioco, per non perder tempo a cercare il vantaggio partita. Il tempo passa veloce e prendiamo anche un palo.
AL 16° è entrato Ferrari per De Giorgio, che si sistema sulla sinistra.
In una delle scese a rotta di collo il nostro Cutolo rallenta, zoppica, e mette la palla fuori. Crampo, sembra non farcela, si mette giù a rifiatare. Qualche minuto e Pagliari lo sostituisce con Russo, ala d'esperienza, un po' spilungone rispetto Aniello, ma che fa subito vedere di che pasta è fatto: neanche a lui lo fermano tanto facilmente. Siamo al 31°. Ancora 1 a 1.

Al 39° esce Mazzeo... sostituito da Campagnacci, ragazzo proveniente dal vivaio.
Passa un minuto ed un contropiede in velocità: Ferrari se li beve, Campagnacci pedala e viene servito in area: rete e scoppia la gioia. Sul campo e sugli spalti. Il frego è felice e salta come un grillo, arrivano tutti a festeggiarlo e giù sotto la curva si abbracciano, sorrisoni e pugni alzati. Il Curi esulta, in Curva parte a duemila il Grifo Alè dei gol.
Ormai mancano 5° minuti.
Il portiere loro ricerca il tempo che perdeva prima, ma il Benevento che sulla carta è tra gli altri favoriti del torneo non passa a Perugia: il Grifo potrebbe infierire ancora, ma preferisce gestire la palla, comunque in attacco, e non rischia di buttarla via.
Ad un certo punto sulla destra Zoppetti scende tranquillo e di punto in bianco fionda la palla in Curva, ad un paio di metri da noi. Si pensa al fischio finale, invece è rimessa dal fondo.

Altri due minuti ed arriva il fischio finale. I giocatori si prendono per mano e vengono sotto la Curva.
Dopo qualche minuto attraversa il campo il Presidente Covarelli, festeggiato dai cori dei tifosi.
Da segnalare il ritorno della fanzine quindicinnale "Perugia 1905", organo ufficiale del Perugia Calcio. Dopo 3 anni d'assenza.

Abbonamento fila 16, posto 53.