domenica 31 agosto 2008

Perugia - Benevento :: 1° giornata Lega Pro

Bene così! Si comincia con una vittoria, per questo nuovo-vecchio Grifo targato Covarelli e Pagliari. Parola d'ordine in questa stagione serie B, naturalmente, e Peruginità. Il Perugia che torna ai perugini.

Oggi arrivo allo stadio con il Minimetrò, con Monika, mentre mio padre arriva in auto. Fedele alle abitudini parcheggia l'auto sotto casa dei Menzenghi e si avvia a piedi al Curi.
Primo felice impatto, nella splendida e calda giornata di sole, è che i nuovi parcheggi di Pian di Massiano-Porta Nova sono pieni di auto, ed una folla si avvia verso lo stadio. Bello rivedere la gente che torna a seguire e tifare il Perugia.
Sotto la curva sono aperti solo 3 ingressi, e ci sono delle gran file. Arrivo al solito posto in Curva Nord, armato dei miei primi due Borghetti. il papà e Fabio sono già lì. I vicini degli altri anni sono intorno. Mancano Luca, Josi, Marco e Renato vacanzieri ad Ischia, ma in contatto radio e telefonico.

La partita comincia male: al primo minuto pastrocchio difensivo, un centrale ribatte di testa proprio sul loro attaccante Statella, che grazie ad un fortunoso rimpallo segna l'uno a zero per il Benevento.
Ma il Grifo c'è, un poco sotto per lo shock del gol, e qualche protesta del pubblico su Accursi, reduce della squadra di anno, che sembra un po' indeciso in difesa. Sicuramente pesano anche molte prestazioni deludenti della squadra l'anno scorso, però è stato protagonista di un paio di cappelle da brivido. Il difensore non mi è piaciuto molto, anche se il secondo tempo ha giocato meglio.
Giocatore che invece non mi è piaciuto per tutta la partita, e anche anno, è Mazzeo. Mi pare l'eterna promessa. Discontinuo nelle grandi prestazioni e quasi irritante nelle altre partite...

Il Perugia gioca. Mezavilla niente male. Sulla destra Cutolo è entusiasmante. Il pubblico tifa con gioia e convinzione.
Presenza anche dei tifosi del Benevento.
L'uno a uno è proprio di Mezavilla: calcio da fermo ed il brasiliano in tuffo insacca di testa. Monika felice per la rete del conterraneo. Siamo al 12° del primo tempo.
Il caldo è asfisiante, sembra una danza lo sventolio in gradinata dei giornali per far aria ai tifosi che si sciolgono. Ma sembrano anche dare il ritmo assieme ai cori della Nord, ai Grifoni in campo, che giocano alla grande.
Pagliari si agita in panchina.
Si va avanti e finisce il primo tempo, avanti a Borghetti che mi fanno una trincea di bicchierini vuoti intorno. Manca Caroline, ancora negli States in vaanza dai familiari.
Nell'intervallo i spalti si svuotano e si riempono le zone d'ombra: mio padre rifiata assieme a tanti altri sul pianerottolo delle scale interne della Curva.
Rientrano le squadre, ultimi in gruppo le maglie rosse dei Grifoni. Un rosso vivo che finalmente torna nella cromografia sul campo del Curi, dopo un andamento più su un triste amaranto delle devise negli ultimi anni.

Maglie rosse che ora attaccano verso di noi, e vengono giù come furie che sembran cento come spontaneamente intoniamo cantando l'Inno.
Mazzeo ancora non mi piace, mi sembra quasi spegnere alcune azioni d'attacco e d'entusiasmo. In un'occasione nemmeno velocizza la ripresa del gioco, per non perder tempo a cercare il vantaggio partita. Il tempo passa veloce e prendiamo anche un palo.
AL 16° è entrato Ferrari per De Giorgio, che si sistema sulla sinistra.
In una delle scese a rotta di collo il nostro Cutolo rallenta, zoppica, e mette la palla fuori. Crampo, sembra non farcela, si mette giù a rifiatare. Qualche minuto e Pagliari lo sostituisce con Russo, ala d'esperienza, un po' spilungone rispetto Aniello, ma che fa subito vedere di che pasta è fatto: neanche a lui lo fermano tanto facilmente. Siamo al 31°. Ancora 1 a 1.

Al 39° esce Mazzeo... sostituito da Campagnacci, ragazzo proveniente dal vivaio.
Passa un minuto ed un contropiede in velocità: Ferrari se li beve, Campagnacci pedala e viene servito in area: rete e scoppia la gioia. Sul campo e sugli spalti. Il frego è felice e salta come un grillo, arrivano tutti a festeggiarlo e giù sotto la curva si abbracciano, sorrisoni e pugni alzati. Il Curi esulta, in Curva parte a duemila il Grifo Alè dei gol.
Ormai mancano 5° minuti.
Il portiere loro ricerca il tempo che perdeva prima, ma il Benevento che sulla carta è tra gli altri favoriti del torneo non passa a Perugia: il Grifo potrebbe infierire ancora, ma preferisce gestire la palla, comunque in attacco, e non rischia di buttarla via.
Ad un certo punto sulla destra Zoppetti scende tranquillo e di punto in bianco fionda la palla in Curva, ad un paio di metri da noi. Si pensa al fischio finale, invece è rimessa dal fondo.

Altri due minuti ed arriva il fischio finale. I giocatori si prendono per mano e vengono sotto la Curva.
Dopo qualche minuto attraversa il campo il Presidente Covarelli, festeggiato dai cori dei tifosi.
Da segnalare il ritorno della fanzine quindicinnale "Perugia 1905", organo ufficiale del Perugia Calcio. Dopo 3 anni d'assenza.

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